Scanzo-Trento 3-0 (25-21 25-19 25-20)

Scanzo: Quintieri 10, Corti 11, Riva 14, Gritti 11, Gerosa 2, Bonetti 13, Viti (L), Gherardi (L), Gamba 1, M.Parma, Lizzola. Non entrati: J.Parma, Cassina. All. Marchesi

Itas Trentino: Acuti 2, Poggio 4, Leoni 3, Simoni 10, Pizzini, Michieletto 18, Zanlucchi (L), Dietre 1, Coser. Non entrati: Depalma, Marotta. All. Conci

Note: durata set: 27’, 28’, 28’. Battute sbagliate: Scanzo 9, Trento 5. Battute punto: Scanzo 10, Trento 7. Muri: Scanzo 13, Trento 3.

Per dirla con le parole di coach Mario Marchesi: “Bravi, rigorosi, lucidi e disciplinati: la partita importante nel momento giusto”. Scanzo mette la freccia su Trento vincendo 3-0 lo scontro diretto per eccellenza, che vale il secondo posto utile per i play-off.

Nell’appuntamento-chiave i giallorossi non falliscono e nell’ora e 23 concentrano un’ottima correlazione tra muro e difesa, la capacità di stringere i denti quando la ricezione fatica, la determinazione per restare in scia e piazzare il ribaltone e l’abilità nell’assestare il proverbiale colpo di reni nella fase finale di ciascun parziale. Merito di una prestazione di squadra da spellarsi le mani, di una distribuzione con i fiocchi da parte di Gerosa detonatore di un attacco incisivo (48%-57%-55%), di un muro ancora una volta determinante (13-3 il computo) e di un servizio che ha saputo prima complicare il compito agli avversari e poi, soprattutto con Bonetti, capovolgere un secondo set che pareva compromesso (8-14) invece messo sottosopra da una serie clamorosa dello schiacciatore dalla linea dei nove metri. Lo spot della serata? Perché no? Bonetti rifiata lasciando spazio a Gamba, quando rientra lo fa con il piglio ideale: con due ace riporta la parità a 19 e con altri due il + 3 per un parziale che, alla fine, sarà addirittura 9-0.

Dopo le sportellate dell’avvio ma con Scanzo quasi sempre avanti di almeno un break e una ripartenza in un saliscendi d’emozioni, nel terzo set i nostri riescono ad assorbire anche una piccola distrazione (18-19) che aveva dilapidato un margine anche di tre lunghezze. Perché si esalta Gritti, stampa tre degli ultimi cinque punti (2 a muro e uno in attacco) e anticipa di pochi secondi i titoli di coda sulla serata. Quella del sorpasso.

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