“La rabbia è tanta. A Scanzo posso solo rivolgere un grandissimo ringraziamento”. La rottura del menisco mediale del ginocchio destro ha purtroppo chiuso in anticipo la stagione in giallorosso di Oreste Luppi.

Il 35enne centrale, reggiano di Guastalla, era arrivato alla corte di Mario Marchesi a preparazione iniziata e si è dovuto arrendere nel corso del primo set del match a Concorezzo quando il ginocchio, già operato stagioni fa ai tempi dell’A2 con Bergamo, ha presentato un nuovo salato conto da pagare. “Avevo fatto tanta fatica per tornare dopo quello stop – dice Luppi – e nonostante a Gioia del Colle non avessi giocato molto e in estate con Campegine era finita per i problemi societari, stavo cominciando a carburare. Mi sentivo bene, ero in crescita sia tecnica che fisica cosi come stava migliorando l’intesa con Gerosa. Non c’era stata nessuna avvisaglia, ci tenevo a dare il mio contribuito a Scanzo per raggiungere l’obiettivo ed invece sono costretto a fermarmi ancora. Mentalmente non è facile affrontare un nuovo percorso simile, comunque non mi abbatto, non sono finito anche se adesso devo soltanto pensare a rimettermi in carreggiata”.

I tempi clinici si aggirano sui canonici 4-5 mesi, senza correre alcun tipo di inutile rischio: “E’un infortunio diverso dal precedente, ma delicato. L’augurio – prosegue Luppi – è doppio: di vedere presto in alto questa società perché lo merita e sul piano personale di centrare qualcosa d’importante nell’arco di un biennio prima di appendere le scarpette al chiodo. Voglio esprimere profonda gratitudine allo Scanzo che mi ha fortemente voluto, in particolare al presidente Viti e al direttore sportivo Benvenuti”.

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